Com’è il tuo dialogo interiore?

Ti fai mai questa domanda?

Il dialogo interiore è quella vocina che senti dentro la tua testa, il nostro critico, con il  quale chiacchieri praticamente senza sosta, anche se spesso non te ne rendi conto. È una cosa che facciamo tutti continuamente. Qualche volta ci scappa anche una frase a voce alta. Vi capita mai di esclamare, magari in un momento di distrazione:  “Ma che sto facendo?”  oppure “Brava! Ben fatto” ?

Eckhart Tolle nel suo libro “Il potere di adesso” scrive: quanto rumore fa la vostra mente? 

Il dialogo interiore è di estrema importanza perché ha un forte influsso sulle nostre azioni, influisce in modo massiccio sulla qualità della nostra vita, riflette quello che ci è stato detto da piccoli, la nostra educazione, il frutto delle nostre esperienze, le nostre credenze . È un giudice che sa essere spietato, rigido, e che dovremmo imparare a gestire. Purtroppo molto spesso funziona da freno  e ci causa ansia.

Come educarci ad un autodialogo amico e produttivo, per farne un  alleato che ci aiuti a migliorare nella vita?

Non è semplice rivoluzionare il proprio pensiero, però è essenziale cominciare ed esercitarsi con l’auto-consapevolezza, e stare attenti a non usare frasi dannose e imparare ad usarne altre positive che ci aiutino a realizzare i nostri obiettivi e termini che ci sostengono.

Come parliamo a noi stessi? Pensateci un attimo.

Per esempio, non sarà di nessun utilità ripeterci davanti ad una sfida, come ad una gara sportiva, la frase  “Non ce la posso fare… non ce la farò mai… guarda gli altri come sono bravi… non sono mai stata brava e sarà sempre così… sono sfortunata… forse è meglio un altro giorno…” il risultato è scontato. Ricordiamoci le profezie autoavveranti (una previsione che si realizza per il solo fatto di essere stata espressa)

Se invece mi dicessi “Posso farcela… dai prova!” affronterò in modo ben diverso la competizione.

E così in tutti gli ambiti della vita, come a scuola, sul lavoro, con gli amici, in cucina!

Cerchiamo  di individuare i giudizi che formuliamo su di noi; ricordiamoci di quello che vi ho detto in altri incontri e cioè che siamo i peggiori nemici di noi stessi; quali sono quindi i pensieri negativi su noi stessi che ci affossano e che ci fanno sentire inadeguati, non all’altezza delle situazioni e che ci stroncano in partenza? Comincia a prendere nota di quello che la vocina ci dice. È vero quello che mi sta dicendo?

Cominciamo a pensare di essere i migliori amici di noi stessi, ed a parlarci come se parlassimo alla nostra migliore amica:  a complimentarci, a dirci che siamo bravi, che stiamo facendo progressi, che possiamo farcela, che siamo orgogliosi…

Questo tipo di dialogo interiore aumenta l’autostima e ci dà una marcia in più per affrontare la vita. Pensate a come si sente supportato, incoraggiato l’atleta quando si tifa per lui ad una gara.  

Perché non tifare per noi stessi? Perché riconoscere abilità ad altri e non a noi?

E se, in modo molto onesto, riconosciamo che potremmo fare qualcosa di più, facciamolo. Spingiamoci oltre la comfort zone per crescere ed essere più soddisfatti nella vita e più gratificati. Ricordiamoci che molti limiti ce li creiamo noi.

E se sentirai di nuovo le frasi negative del tuo dialogo interiore, fermati e prova  a dire  “STOP!  Qual è l’utilità di questo pensare? Cosa potrei dirmi di positivo e di utile? Direi queste cose ad un amico?

Vuoi essere il tuo peggior nemico o il tuo più grande e fedele alleato? 

Come sempre, la scelta è sola tua.

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